Ogni anno… il 2 Novembre i cristiani entrano nei luoghi della memoria… (gli altri… noi no… noi non aspettiamo questo giorno per andare al cimitero…) dove incontrano i propri cari che li hanno preceduti e pregano per loro… Nel silenzio ciascuno ritrova i volti e le storie del passato… In un certo senso <prova> a far pace con la morte… Sì… la morte… che mi piace immaginare come la porta del Cielo… E quando qualcuno varca questa porta…. il Signore si affaccia e… se stiamo vicino… ci parla… Ci dice quel che ci serve in quel momento… per andare avanti… per dire il nostro “si” alla vita…
E poi… a quella porta ci affacciamo NOI… per sbirciare e cercare non di vedere… ma di sentire i nostri figli… per dir loro che li amiamo come prima… per dire a noi stessi di non temere… perché loro… ne siamo certi… riposano in mani sicure…
È certamente lodevole l’usanza di visitare il cimitero… sostare in preghiera vicino alla tomba dei nostri cari… quasi per sentirne la presenza fisica… ma questa vicinanza è ben poca cosa se paragonata alla presenza spirituale… di cui possiamo godere anche noi… non solo nel cimitero… anche nelle nostre case… e dovunque svolgiamo la nostra attività… ma soprattutto nell’Eucaristia… Perciò possiamo parlare con loro come quando erano in vita… confidare loro le nostre pene… richiedere l’aiuto ed il sostegno delle loro preghiere…
Il senso del celebrare insieme… il giorno della Commemorazione dei Defunti… una Santa Messa di suffragio per i nostri angeli… e per tutti i nostri cari… è quello di pregare insieme… vivere un momento di comunione vera… che avvicina ed aiuta… che onora la memoria di tutte le persone che hanno varcato quella porta… e che… ognuno di noi… in questo momento… porta nel cuore… È un appuntamento al quale… penso… non si possa mancare… perché celebrare l’Eucaristia… è un modo bello e commovente di comunicare con i nostri cari… è un momento di comunione che durerà per sempre… Rendiamo fertile con la preghiera comunitaria… l’amore che custodiamo nel cuore verso i nostri figli… trasformiamolo in una nuova vita per le nostre famiglie… Un dono spirituale e concreto che si rinnoverà ogni giorno…
La preghiera salirà alla porta del Cielo… farà bene a chi ha già superato quella soglia… e anche a noi… che ancora ci si stringe il cuore… quando pensiamo a loro che non ci sono più…
Ricordare i nostri cari figli che ieri erano con noi… e che oggi godono la visione di Dio… significa rinfocolare la nostra speranza… contemplando quella méta alla quale siamo diretti… ma significa pure metterci in ascolto delle loro voci… che ci esortano a comportarci in modo da raggiungerli un giorno nella patria celeste.
Proviamo a riascoltare le loro voci… voci convincenti perché provengono dal regno della verità… voci di coloro che ci amano e si preoccupano del nostro vero bene.
Sarebbe veramente un peccato non ascoltarle con attenzione!